Il ritrovamento del cranio dell'Olmo (teschio umano risalente a 50.000 anni fa) testimonia che il territorio aretino è stato abitato sin da tempi remoti. Arretium, il nome della città, di significato e origine incerta, è considerato di origine etrusca ed è più volte citato da autori latini e greci. Durante l'epoca etrusca la città era una delle 12 lucomonie confederate dell'Etruria e occupava un territorio oggi costituito dell'area geografica della provincia aretina. In questo periodo la città conosce un forte sviluppo che si arresta in epoca romana. La diffusione del Cristianesimo poi crea contrasti e porta il centro religioso fuori dalle mura (Pionta). Questa divisione tra città e polo religioso sarà appianata nell'epoca del Comune durante la quale essa vede un periodo di sviluppo economico, culturale e artistico acquistando una fisionomia che conserva ancora oggi. Vengono costituite case signorili, torri. Viene sistemata la platea communis l'odierna Piazza Grande e si edificano i più importanti edifici civili e religiosi: la Pieve di S. Maria, il Duomo, S.Domenico, S. Francesco, il Palazzo del Comune e dei Priori. Oggi Arezzo è conosciuta anche come la città dell'oro grazie alla fiorente industria orafa esplosa accanto a quella tradizionale negli anni '50 e '60 .